Anche in Istria scattano le restrizioni nell'uso dell'acqua potabile, imposte dalla prolungata siccita' che sta prosciugando le sorgenti nel periodo di punta della stagione turistica. Le misure verranno introdotte entreranno in vigore lunedi' prossimo e andranno avanti a oltranza. Queste le restrizioni annunciate dal Presidente della Regione Boris Miletić, definite all'incontro con i sindaci istriani, i direttori delle aziende distributrici e con i rappresentanti dell'azienda idrica di stato Hrvatske Vode. A partire da lunedi' prossimo sara' proibito usare l'acqua potabile per il lavaggio delle automobili nonche' delle vie, piazze e aree pubbliche, ad eccezione dei mercati ortofrutticoli e pescherie, per l'irrigazione delle aree verdi pubbliche e private nonche' per la doccia sulle spiagge. "La situazione idrologica e' tutt'altro che rassicurante e piogge non se ne prevedono per almeno un mese" cosi Miletic "per cui introduciamo queste misure onde assicurare acqua potabile per tutto l'anno. Invito gli utenti al massimo risparmio per scongiurare misure piu' rigorose". Il Presidente della Regione ha voluto sottolineare che i provvedimenti per ora non riguardano l'agricoltura, in quanto "c'e' bisogno dell'acqua per la maturazione delle colture". All'incontro stampa e' intervenuto il Comandante della Protezione Civile regionale Dino Kozlevac precisando che la finalita' delle restrizioni e' quella di ridurre il consumo dal 10 al 15%. Al momento il consumo in Istria e' in media di 1.450 litri al secondo, praticamente il culmine che solitamente si raggiunge alla fine di luglio e inizi di agosto. Ebbene quest'anno si e' arrivati a tale livello di consumo gia' alla fine di giugno, in seguito al boom della stagione turistica. Di tale quantitativo 800 l/s vengono forniti dal bacino artificiale di Bottonega nel cuore dell'Istria il cui livello continua inesorabilmente a scendere verso i minimi storici.
Valmer Cusma