Nel cimitero della Marina di Pola sono sepolte numerose vittime della Prima guerra mondiale, in primo luogo soldati e ufficiali della Monarchia austro-ungarica tra cui 12 ammiragli. Qui hanno trovato eterno riposo anche le vittime dell'affondamento della corazzata militare della Marina austro-ungarica “Viribus Unitis" avvenuto nel 1918 nel porto di Pola. Ebbene del camposanto in disuso da decenni, si prende cura Darko Bijelić, direttore dell'azienda municipalizzata “Monte Ghiro" di Pola. Per questo suo impegno ha voluto premiarlo la Croce Nera austriaca che effettua periodiche visite nei cimiteri e nei sacrari militari che contengono le spoglie di soldati austriaci sia in patria che all'estero. Il riconoscimento gli è stato consegnato a Vienna al congresso annuale della Croce nera. “Nel prossimo futuro" ha dichiarato Bijelić al ritorno "cercheremo di valorizzare ulteriormente il Cimitero della Marina, contrassegnando le tombe di interesse storico”. Nello stesso camposanto sono sepolti anche soldati italiani caduti nella Seconda guerra mondiale ai quali ogni anno per la Giornata dei defunti rende omaggio il Console generale d' Italia a Fiume. Il cimitero venne fondato nel 1862 quando l'allora Ministero della marina acquistò 4.000 metri quadrati di terreno per la sepoltura dei morti. All'inizio si praticavano le fosse comuni, ma ben presto, nel 1870, si passò a quelle individuali soprattutto per motivi igienici.
Valmer Cusma