Prima prova superata alla Galileo Galilei. La gran parte degli scolaretti delle prime 4 classi sono dunque rientrati a scuola. “Tre ingressi diversi e altrettante uscite, controlli nel refettorio con turni separati e nei corridoi scolastici, rispetto della distanza interpersonale sono state” - come rileva il preside Arden Sirotich- le fondamentali misure adottate. “Un plauso agli alunni che si sono comportati più che bene e ai loro genitori che evidentemente li hanno preparati altrettanto bene” aggiunge il responsabile dell’elementare umaghese e spiega “la dettagliata organizzazione e le disposizioni ministeriali ci hanno facilitato il lavoro abbiamo vigilato principalmente per impedire i contatti tra i frequentanti delle diverse classi ma ripeto- anche grazie all’impegno dei rispettivi insegnanti- non ci sono stati intoppi o problemi”. Arrivi scaglionati, disinfezione delle calzature sull’apposito tappetino e quindi direttamente in classe, con i banchi – per quanto possibile – divisi per mantenere le misure di sicurezza. “Abbiamo messo a disposizione le aule più grandi, quelle solitamente riservate agli alunni delle superiori che invece continuano a seguire le lezioni a distanza” ci dice ancora Sirotich informando che fin dal primo giorno funziona pure il doposcuola, nei termini consueti ovvero fino alle ore 16. Per i ragazzini che escono prima l’orario andrà definito con i genitori di settimana in settimana. Alla “Galileo Galilei” che è una delle maggiori scuole elementari con lingua d’insegnamento italiana dell’Istria croata, nel primo giorno della cosiddetta nuova normalità è rientrato nei banchi l’80 per cento della popolazione scolastica delle inferiori. “C’è un costante contatto con i genitori, che chiamano, s’informano e seguono attentamente e con interesse – 300 solo domenica- le nostre pagine Web; perciò sono sicuro che la percentuale dei rientri aumenterà nei prossimi giorni e rimarranno a casa solo quegli alunni che hanno serie e motivate giustificazioni così come stabilito dal competente ministero” ci dice ancora Arden Sirotich non mancando di ricordare la gioia del rientro a scuola per alunni e anche insegnanti. “Ai ragazzi mancava veramente questo momento, il rivedere e comunicare direttamente con l’amico, il compagno di banco e anche con la capoclasse e il bidello e dunque è dunque è stata – nonostante le misure e le precauzioni- una bella mattinata scolastica, una bella e come dire, quasi nuova esperienza per tutti” ha concluso il preside dell’elementare umaghese.
Lionella Pausin Acquavita