La curva del contagio si sta lentamente stabilizzando nella Regione litoraneo-montana e in Istria. Nel Quarnero nelle ultime 24 ore si registrano 182 casi positivi. Nella penisola istriana sono soltanto 11 i nuovi contagi, per giunta con un tasso di positività dei tamponi dell'1 per cento. A livello nazionale sono 1.797 i casi positivi, quindi in fase di stagnazione. Ma sul fronte delle ospedalizzazioni rimane l'emergenza, in particolare a Zagabria, dove diversi nosocomi hanno chiesto aiuto al Ministero della Sanità per la penuria di personale, posti letto e respiratori. La terza ondata della pandemia ora, secondo gli epidemiologi, ha raggiunto il picco per quanto concerne il sistema sanitario. Nella notte all'ospedale zagabrese di Dubrava, ad esempio, hanno perso la battaglia contro il Covid 20 pazienti. Le speranze sono tutte rivolte alla campagna vaccinale, anche se la piattaforma informatica per le vaccinazioni si è rivelata un mezzo flop. I nomi di molte persone già immunizzate non sono stati inseriti nella banca dati, per cui la situazione caotica che si è venuta a creare potrebbe avere un impatto negativo sul prossimo rilascio del passaporto Covid. In ogni caso il premier Andrej Plenković non vuole lasciare nulla d'intentato. Ha imposto al ministro della Sanità Vili Beroš d'intensificare, costi quel che costi, la campagna vaccinale per arrivare a immunizzare entro giugno almeno il 55 p.c. della popolazione adulta.
Dario Saftich/La Voce del popolo