Il Teatro di Capodistria porta avanti il progetto giovanile “Al faro” da oltre un decennio. Questo comprende l’omonimo festival e la sua edizione estiva, la rivista culturale per giovani, l’abbonamento agli spettacoli per bambini e la scuola di teatro giovanile. Un finanziamento regolare dell’iniziativa consentirebbe di portare in scena due spettacoli all’anno inediti, un festival e altri contenuti, hanno spiegato i proponenti in conferenza stampa. Per la professionalizzazione del progetto “Al faro” servirebbero 241.500 euro annui per il primo lustro. Supponendo che i dicasteri per la cultura e l’istruzione stanzierebbero rispettivamente 60 e 55 mila euro, i quattro comuni istriani contribuirebbero ciascuno con circa 22 mila euro, il resto dei fondi necessari verrebbe predisposto dai proventi del Teatro di Capodistria.
Particolare attenzione verrebbe riservata all’aspetto pedagogico del progetto, così la vicedirettrice del Teatro, Vanja Korenč, visto che la parte occidentale della Slovenia non ha ancora un teatro per ragazzi. Tra i sostenitori che hanno firmato una lettera di appoggio c’è anche la CAN Costiera. “Alcune nostre istituzioni, come il Centro Carlo Combi sono già presenti all’interno della pubblicazione che fa parte del progetto. La formalizzazione de “Al faro” darebbe la possibilità di collaborare all’educazione alla cultura anche a coloro che frequentano l’indirizzo educazione prescolare alla scuola media “Pietro Coppo” e diventeranno educatori, oppure agli studenti della facoltà di pedagogia”, ha rilevato Alberto Scheriani. Anche la decana della facoltà di pedagogia dell'Ateneo di Capodistria, Mara Cotič, ha espresso il suo appoggio al progetto e la possibilità di una partecipazione attiva, anche con nuovi contenuti di studio.