"Un’edizione record sia per campioni pervenuti sia per la loro qualità", hanno affermato gli organizzatori di questo che è uno dei più importanti avvenimenti primaverili in regione. La novantina di selezionatori provenienti da 17 paesi hanno assaggiato ben 700 esemplari, il 30% in più rispetto al 2022. Arrivate a Parenzo, infatti, ben 700 etichette, tra le quali 320 di malvasia, vini giudicati nell’ambito del quattordicesimo concorso “Mondo della malavasia”. E in quest’ambito il vino migliore è risultato il Passito Na’jm 2020, malvasia delle Lipari prodotta dalle cantine Colosi. Si tratta di una specie dolce, da fine pasto già super premiata e apprezzata da esperti e appassionati di tutto il mondo. Numerose le qualità che hanno raggiunto i 90 punti aggiudicandosi la medaglia d’oro mentre quella di platino, introdotta l’anno scorso, e per la quale è necessario un minimo di 95 punti è andata a due malvasie di Visinada prodotte rispettivamente dalle Cantine Pilato e Deklić nonché alla Colheita 2009 di Madeira, proposta da produttori portoghesi.
Tra gli altri vini che si fregiano del platino il moscato San Salvatore del montonese Benvenuti mentre altri tre massimi riconoscimenti sono andati alla cantina Prelac di Momiano, e a quelle slovene Santomas di Šmarje/Monte di Capodistria e alla Vinakoper, tutti per un refosco 2020. E sempre per il refosco, il titolo di campione va pure a un vino capodistriano: quello della Cantina Jogan di Pobeghi. Le medaglie saranno consegnate alla vigilia di Vinistra, in programma a Parenzo dal 5 al 7 maggio. Anche quest’anno la mostra dei vini non si limiterà agli assaggi e degustazioni ma sarà accompagnata da un ricco calendario di eventi che comprenderanno seminari, tavole rotonde, laboratori, master class, promozioni e altro dedicate al comparto vitivinicolo istriano, europeo e mondiale.
Lionella Pausin Acquavita