La rimessa in vigore degli agiotoponimi, ossia i nomi dei luoghi derivati dal nome di un santo, si è arenato. Di recente il primo cittadino Đenio Zadković, aveva dichiarato ai nostri microfoni di voler interpellare tutti i cittadini a riguardo, indicendo un referendum. Da quanto emerso dalle riunioni delle locali CI e CAN negli ultimi anni, invece, la faccenda sembrava a buon punto, anche perché a livello nazionale non ci sono più ostacoli.
La vicesindaco italiano, Manuela Rojec, interpellata a riguardo, ci ha confermato che la proposta di ripristino dell’agiotoponimo è stata indicata e sostenuta da altri gruppi o singoli consiglieri e dalla stessa comunità locale, non solo dai rappresentanti cni. Di conseguenza la rimessa in vigore degli agiotoponimi ingloba anche versione slovena. Poco tempo fa il Comune aveva anche ordinato un’inchiesta su un campione di cittadini che è risultato favorevole, ma si tratta pur sempre di un campione, ha ribadito la Rojec, confermando che la Commissione nazionalità piranese risulta contrario a un referendum. Negli ultimi mesi non si è riuscito a fare entrare il punto nell’ordine del giorno della seduta, ma ci si auspica di discuterne finalmente nel corso della seduta ordinaria di maggio. Il consigliere Andrea Bartole, che aveva proposto personalmente la modifica, ha spiegato che per legge il referendum non è necessario e non lo reputa nemmeno uno strumento adatto e necessario in questo caso, chiarendo, invece, che è il consiglio comunale che approva o boccia l’indizione di una consultazione diretta.