Foto: Pixabay
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Si parla del 12,9% contro il 6,7% del Centro e il 6,1% del Nord. Ma l’allarme non riguarda solo la povertà alimentare: quasi un bambino su dieci della stessa fascia d’età, fino ai 5 anni, ha sperimentato la povertà energetica, vivendo in una casa non adeguatamente riscaldata durante l’inverno. Sono solo alcuni dei dati relativi al 2023 dell’Atlante dell’infanzia (a rischio) di Save The Children, nel quale si ricorda che l’Italia lo scorso anno ha stabilito un nuovo record negativo per la natalità, con meno di 380mila nuovi nati. “Sempre meno bambini e sempre più poveri”, così l’organizzazione ha sintetizzato i dati inediti. A proposito della natalità, nell’Atlante viene ricordato che i bambini tra 0 e2 anni rappresentano solo il 2% della popolazione italiana, ma lo squilibrio “è destinato ad ampliarsi in futuro”. Le famiglie in povertà assoluta in cui sono presenti minori sono quasi 784mila, famiglie che negli ultimi anni hanno affrontato “aumenti rilevanti dei prezzi al consumo di alcuni beni e servizi essenziali per la prima infanzia”. A riguardo, un’analisi realizzata con il Centro Studi di Confindustria, evidenzia che dal 2019 al 2023 una spesa indispensabile, come quella per “latte e pappe” è salita del 19,1%, il costo per la frequenza degli asili nido è aumentato dell’11,3%, i costi pre-nascita come visite mediche, ecografie, abbigliamento premaman sono cresciuti del 37%. Claudio Tesauro, presidente di Save The Children, ha dichiarato che questa edizione dell’Atlante l’hanno voluta “dedicare ai bambini più piccoli nella consapevolezza che i primi mille giorni di vita sono determinanti per la crescita e lo sviluppo di ciascuno. Troppi genitori oggi in Italia affrontano la nascita di un bambino in solitudine” ha continuato, aggiungendo che “il supporto alla prima infanzia è un obiettivo da mettere al centro di tutte le scelte della politica”.

B.Ž.