Con la vittoria di Arca si chiude un'altra emozionante edizione della Barcolana. Le rive della città erano gremite di appassionati di vela, pronti a fare il tifo per gli equipaggi che, con grande determinazione hanno affrontato il mare e il vento. Nonostante la paura per la sua mancanza, è stata proprio la presenza di un debole Libeccio a rendere lo spettacolo ancora più unico e interessante, con uno stretto testa a testa tra le due imbarcazioni in diversi punti del tracciato. Una gara bellissima e incerta fino all'ultimo. Subito dopo l'arrivo in Piazza Unità, Furio Benussi, ha rilasciato le sue prime impressioni ai nostri microfoni
Siamo riusciti a posizionarci dove volevamo con un certo controllo sulla flotta e soprattutto su Prosecco che era la barca più pericolosa per noi. Sapevamo che ci sarebbe stata una rotazione a destra del vento; quindi, abbiamo deciso di stare a destra. All’inizio eravamo molto pari come velocità, poi c’è stata questa rotazione, siamo riusciti a metterci alla loro prua e hanno quindi sofferto la nostra copertura. Quando siamo ritornati a Miramare, erano arrivati ormai molto vicini, fortunatamente siamo riusciti a girare la boa e prendere quel vento, che a Trieste era ancora scirocchetto, e che non permesso a Prosecco di vincere. Devo però fare loro i complimenti perché sono arrivati molto vicini.
Di un vento inusuale durante la regata dice anche Mitja Kosmina, piazzatosi in seconda posizione con la sua Prosecco Doc, e riferisce di un duello ad armi pari che ha visto trionfare il più forte
Il punto clou della regata era proprio quello di cui ha parlato anche Furio, subito dopo la partenza. L’ultima nostra possibilità è stata stare sottovento perché loro erano più veloci. Quando la raffica è calata ci hanno messo in posizione di non poterci difendere e abbiamo logicamente perso. A quel punto abbiamo cercato di fare la nostra regata, facendo attenzione a non farci sorpassare dalle altre barche. Abbiamo fatto del nostro meglio.