Foto: MMC RTV SLO
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"Visto che a Trieste non si può più manifestare, ho deciso di fermarmi qui", aveva spiegato ieri mattina Stefano Puzzer, dopo aver disposto un banchetto e quattro sedie in piazza del Popolo a Roma. Questa la annunciata ed inizialmente segreta iniziativa da lui promossa sui social qualche giorno fa.

Annunciata a tutto il suo pubblico, ma non alla Questura di Roma che infatti dopo qualche ora lo ha prelevato e gli ha intimato un rapido ritorno a casa, con un foglio di via obbligatorio, il divieto di soggiorno per un anno a Roma ed una probabile denuncia per manifestazione non preavvisata. Tra l'altro il provvedimento prevede anche che Puzzer dovrà essere presente a Trieste entro le 21 di oggi.

L'ex leader dei portuali, divenuto ormai il punto di riferimento dei "No Green Pass" italiani era arrivato ieri mattina in piazza del Popolo ed aveva allestito un banchetto e quattro posti a sedere con su scritto Mario Draghi, Papa, USA e Russia ed aveva spiegato in un video condiviso sui social che non sarebbe andato via dalla piazza finché non avesse ottenuto delle risposte da qualche esponente istituzionale, italiano, europeo o mondiale.

Un’iniziativa che ai più è sembrata subito piuttosto pretenziosa, ma che non ha mancato di attirare centinaia di persone che, nel corso della giornata, hanno animato la piazza, come abitualmente avveniva a Trieste, in Piazza Unità, con numerosi girotondi, dimostrazioni di affetto e solidarietà verso Puzzer, canti, balli e cori.

Quindi dopo il divieto di manifestare in Piazza Unità e più in generale nelle principali piazze delle località del Friuli-Venezia Giulia, annunciato qualche giorno fa dal presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, per l'ex leader dei portuali è arrivato anche il divieto di recarsi nella Capitale. Ma, nonostante ciò, non si fermano le proteste a Trieste: già annunciato un nuovo corteo per sabato pomeriggio, con partenza da Piazza della Libertà.

Davide Fifaco