Il Consiglio di Stato italiano ha accolto gli appelli cautelari delle associazioni culturali islamiche Darus Salaam e Baitus Salat di Monfalcone e nell'ordinanza precisa che "l'Amministrazione è tenuta a individuare, in contraddittorio con gli interessati e con spirito di reciproca e leale collaborazione, siti alternativi accessibili e dignitosi per consentire ai credenti l'esercizio della preghiera", fissando un tavolo di confronto entro 7 giorni. Il contenzioso tra Comune e associazioni riguardava 2 immobili usati per le preghiere, per i quali era stato ordinato il ripristino della destinazione d'uso.
Le due associazioni si erano rivolte alla giustizia amministrativa contro due ordinanze dell'ente locale relative a due diversi edifici utilizzati per la preghiera ma aventi invece diverse destinazioni d'uso. Il Comune aveva ordinato il ripristino della destinazione d'uso originaria. A fine febbraio il Consiglio di Stato aveva accolto "provvisoriamente l'istanza di misure cautelari monocratiche" e sospeso provvisoriamente le ordinanze cautelari impugnate. Il provvedimento era stato assunto anche in vista del Ramadan. (red)
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