La legge di Bilancio, che vale in tutto 30 miliardi, ha ottenuto il via libera definitivo della Camera lo scorso 20 dicembre ed oggi quello del Senato. A causa dei tempi compressi per evitare l'esercizio provvisorio, che sarebbe scattato in caso di mancata approvazione entro il 31 dicembre, non c'è stato spazio per la discussione a Palazzo Madama. Il testo era praticamente blindato e questo ha provocato le proteste delle opposizioni.
La presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha affermato: "Il Parlamento ha approvato la legge di bilancio 2025, la terza dall'insediamento del Governo. È una manovra di grande equilibrio, che sostiene i redditi medio-bassi, aiuta le famiglie con figli, stanzia risorse record per la sanità, riduce la pressione fiscale e dà una mano a chi produce e crea occupazione e benessere". Meloni ha inoltre aggiunto: "Teniamo i conti in ordine, non rinunciando ad attuare il programma elettorale che abbiamo presentato agli italiani, e diamo ancor più slancio al nostro impegno per combattere la vera evasione e gettare le basi per un rapporto nuovo tra Stato e cittadini. Un altro passo in avanti per costruire un'Italia più giusta, forte e competitiva".
Non sono mancati gli scontri verbali, anche duri, durante la discussione prima del voto.
In particolare, tensioni fra Matteo Renzi ed il presidente del Senato Ignazio La Russa durante la dichiarazione di voto del leader di Italia Viva. Renzi si era lamentato del brusio in Aula e chiedendo al presidente del Senato di far rispettare il silenzio ottiene come risposta che non vi è alcun rumore particolare. Renzi alza quindi i toni: "Lei non mi può interrompere in diretta televisiva. Lei, camerata La Russa, deve rispettare le opposizioni in quest'Aula. Penso abbia almeno il dovere di farmi recuperare il tempo". "E lei deve abituarsi ad avere la cortesia di non sfuggire alla verità", la replica di La Russa, ma Renzi non tace: "Il presidente non avverte i rumori, è tipico dell'età". Chiude con una battuta La Russa: "Vi prego di ascoltare religiosamente" il senatore Renzi.
Davide Fifaco