Foto: MMC RTV SLO
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Il ministro della Salute italiano, Roberto Speranza, ha firmato una nuova ordinanza che prevede l'obbligo di tampone negativo per entrare in Italia dai Paesi dell'Unione europea anche per gli immunizzati.

Per i non vaccinati, oltre al test negativo è prevista la quarantena di 5 giorni. L'ordinanza è valida a partire dal 16 dicembre e fino al 31 gennaio.
I test PCR dovranno essere stati fatti meno di 48 ore prima dell'ingresso sul territorio nazionale, mentre quelli antigenici hanno una validità di 24 ore e sono anche prorogate tutte le misure già previste per gli arrivi dai Paesi Extraeuropei.

Il provvedimento non riguarda i cittadini transfrontalieri, infatti la disposizione non si applica agli spostamenti per chi risiede entro i 60 chilometri dalla frontiera; l'ordinanza non modifica le norme di quella precedente, emessa il 22 ottobre, che stabiliscono per questi casi una deroga.

Duro attacco di Bruxelles alla decisione italiana. La vicepresidente della Commissione Ue, Vera Jourova ha affermato: "Quando gli Stati membri introducono condizioni aggiuntive o rendono le norme più severe, come nel caso dell'Italia e forse del Portogallo", questa scelta "deve essere giustificata sulla base della situazione reale". Jourova ha poi aggiunto: "Immagino che se ne parlerà al Consiglio europeo" giovedì "perché queste decisioni individuali degli Stati minano la fiducia delle persone sul fatto che le condizioni siano uguali ovunque in Ue".

Inoltre, il Consiglio dei ministri italiano ha dato il via libera al decreto per la proroga al 31 marzo dello stato d'emergenza per il Covid. Viene prorogato fino al 31 marzo anche il Super Green pass in zona bianca che dovrà essere usato per le attività che sono oggetto di limitazioni in zona gialla. Questo vuol dire che resteranno precluse ai non vaccinati attività come i ristoranti al chiuso, i cinema, le discoteche, gli stadi. Non è stata invece approvata alcuna misura che contempli obbligo di utilizzare mascherine all'aperto.

Prorogati fino al 31 marzo 2022 anche i congedi parentali al 50% per i genitori con figli in quarantena causa Covid ed anche la possibilità di smart working per i lavoratori fragili.

Davide Fifaco