Lo scorso sabato migliaia di persone erano scese in piazza, in Italia, per dire no al Green pass ed oggi sono previste altre manifestazioni per protestare contro l'obbligatorietà della certificazione, che dal prossimo 6 agosto, come previsto dal Governo, scatterà per tutta una serie di attività.
Annunciate varie iniziative, tra le quali quella di #IoApro, il movimento formato da ristoratori ed esercenti, nato durante la pandemia, per chiedere lo stop alle misure restrittive contro il Covid. Secondo gli organizzatori, a Roma saranno 50mila le persone che protesteranno.
Domani, invece, in undici città, tra cui nuovamente Roma, ma anche a Milano, ci sarà la fiaccolata organizzata contro l'obbligo del green pass.
Intanto, il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, ha spiegato che il Viminale guarda con attenzione alle manifestazioni dei no vax ed ha precisato che quelle che si sono svolte negli ultimi giorni non erano state autorizzate. Lamorgese ha quindi aggiunto che tutti i provvedimenti presi dal Governo servono a tutelare la salute pubblica e che la vera libertà è quella di poter andare dove si vuole senza danneggiare gli altri.
Sull'uso dei simboli della Shoah durante le manifestazioni è intervenuta anche la senatrice a vita Liliana Segre, che come noto è stata testimone dei fatti accaduti durante la Seconda Guerra Mondiale. La senatrice ha definito l'accostamento tra l'attuale situazione e quella passata "una follia", un gesto "in cui il cattivo gusto si incrocia con l'ignoranza: siccome spero di non essere né ignorante né di avere cattivo gusto, non riesco a prendermela più di tanto. Condannare chi rifiuta il vaccino, chi straparla di 'dittatura sanitaria' e fa insensati richiami alle leggi razziste è un atto dovuto". E conclude dicendo: "voglio in ogni caso sperare che quei manifestanti rappresentino una minoranza. Perché come si fa a non vaccinarsi con una malattia terribile come questa che ha ucciso senza distinzioni?".
Davide Fifaco