Foto: ANSA
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Un aeroporto intitolato al fondatore di Forza Italia potrà presto diventare realtà in Lombardia. È questa la notizia resa nota qualche giorno fa dal vicepremier Salvini, il quale assieme all’Enac ha deciso che sarà lo scalo di Malpensa ad accogliere turisti italiani e stranieri con il nome di Silvio Berlusconi, dato che per l’aeroporto di Linate mancava il via libera del sindaco di Milano Giuseppe Sala. Immediata è stata la reazione dei Giovani democratici della Lombardia: hanno organizzata una petizione per chiedere alle istituzioni di ripensarci, superando lo steccato della giovanile del PD, e raggiungendo ben presto migliaia di persone al punto da interessare diverse sezioni del partito anche fuori dalla Regione. La loro mobilitazione si rivolge direttamente alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e a Matteo Salvini, e descrive l’aeroporto di Malpensa come “porta della Lombardia al mondo, crocevia per milioni di viaggiatori, un orgoglio italiano che non può essere intitolato a una figura così divisiva e controversa” come Berlusconi. Secondo i Giovani democratici infatti, l’aeroporto meriterebbe un nome che “incarni valori di onestà, integrità e servizio alla comunità” ed è chiaro per loro, come scrivono nella descrizione della raccolta firme, che “Berlusconi non rispecchia quei valori, come dimostrato dalle numerose condanne penali ricevute nel corsi degli anni”. L’appello cita la condanna definitiva per frode fiscale, richiama il caso Ruby e altre questioni legali da cui l’ex premier è uscito “illeso”. “Invitiamo le cittadine e i cittadini a firmare questa petizione per opporci a questa decisione e per chiedere che l’aeroporto di Malpensa venga intitolato ad una figura che rappresenti al meglio i valori giusti della nostra società” si legge alla fine della petizione, la quale finora ha raccolto 20mila firme.

B.Ž.