Foto: Reuters
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Rimane riserbo sull'incontro tra il presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni e Donald Trump, vista la delicatezza dei temi trattati, tra i quali il più urgente e spinoso è la detenzione della giornalista italiana Cecilia Sala nel carcere di Teheran. Come noto, i destini di Sala sono intrecciati a quelli dell'iraniano Mohammad Abedini Najafabadi, attualmente detenuto a Milano nel carcere di Opera, su mandato degli Stati Uniti che ne chiedono l'estradizione.

Il programmato incontro del 20 gennaio tra la premier italiana ed il presidente eletto nel giorno del giuramento a Washington è stato anticipato probabilmente in seguito alla decisione dei giudici della Corte di appello di Milano di fissare già il 15 gennaio l'udienza per la decisione sui domiciliari a Najafabadi. Non ci sono però notizie ufficiali a conferma di queste possibilità.

Intanto Bloomberg rivela che l'esecutivo italiano è in avanzate trattative con Space X di Elon Musk per un oneroso contratto per la fornitura di servizi di telecomunicazione sicuri. Il colosso mediatico spiega che il progetto prevede un sistema criptato di massimo livello per le reti telefoniche e i servizi internet del governo, le comunicazioni militari e i servizi satellitari per le emergenze. Secondo Bloomberg, il piano avrebbe subito un'accelerazione dopo l'incontro tra il Meloni e Trump.

Sempre secondo la stampa USA, l'accordo sarebbe stato osteggiato da alcuni funzionari dell'amministrazione italiana, impensieriti dall'impatto sugli operatori locali di telecomunicazioni, ma è stato approvato dai servizi di intelligence di Roma e dal ministero della Difesa italiano. I negoziati sono comunque ancora in corso e non è stato ancora raggiunto un accordo finale sul contratto.

L'Italia in passato ha preso in considerazione alternative all'opzione di un accordo con Space X da 1,5 miliardi per la sicurezza: tra queste - spiega ancora Bloomberg - un accordo con Iris, la società satellitare europea, ma anche l'ipotesi di realizzare una costellazione satellitare propria. Secondo gli esperti, entrambe le soluzioni sarebbero però venute a costare oltre 10 miliardi di euro.

Davide Fifaco