Foto: min. interno
Foto: min. interno

La notizia del cambio di programma, con l’estensione del servizio a tutti gli uffici postali, è stata resa nota dal direttore generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco. “La grande novità è che da luglio, conclusi i necessari passaggi normativi di questo servizio, interesserà progressivamente gli uffici postali di tutta Italia, senza distinzione tra piccoli e grandi centri”. Infatti, tale prestazione era stata avviata lo scorso marzo in via sperimentale nei comuni con meno di 15mila abitanti. “Su indicazione del ministero dell’Interno ci siamo fatti parte attiva per l’estensione del servizio di richiesta dei passaporti a supporto delle questure e dei commissariati, dallo scorso marzo abbiamo registrato più di 350 richieste sui 31 sportelli in cui il servizio è attivo, ed entro fine mese saranno già operativi oltre 130 uffici postali” ha spiegato ancora Lasco. Le fasi per la richiesta del passaporto saranno pressoché identiche; inoltre sarà possibile procedere alla legalizzazione della foto direttamente presso gli uffici di Poste Italiane. Saranno necessarie due foto conformi alla normativa Icao, le ricevute di pagamento di due contributi, bollo e bollettino postale, documento d’identità del richiedente, copia di un documento d’identità valido, e nel caso di nuova emissione, il vecchio passaporto o copia della denuncia di furto o smarrimento dello stesso. Al momento il servizio può essere richiesto dai cittadini italiani maggiorenni, residenti o domiciliati nei comuni presso i quali è stato abilitato il servizio.

B.Ž.