"Solo quando la totalità o quasi degli studenti sarà vaccinata, per le classi formate dai 12 anni in su, si potrà pensare di evitare la Dad". A dirlo è Antonello Giannelli, presidente della Anp, che ha aggiunto che per ora bisogna convivere con l'idea di avere un certo numero di classi a distanza.
Giannelli ha poi spiegato che "in attesa di sapere se e quando anche gli under 12 potranno avere accesso alla vaccinazione, è necessario che coloro che già ora possono immunizzarsi lo facciano, per sé e per gli altri".
I presidi italiani sottolineano che c'è comunque confusione sulle indicazioni per i contagi e chiedono maggiore coordinamento tra gli assessorati regionali alla Salute, le Asl, i medici di famiglia, le stesse famiglie e le scuole; spesso, ad esempio, si viene a conoscenza di ragazzi in quarantena direttamente dalle famiglie mentre dovrebbero essere la Asl ad avvisare.
Intanto le aziende Pfizer e BioNTech hanno comunicato che i risultati degli studi clinici hanno dimostrato che il loro vaccino contro il coronavirus è "sicuro, ben tollerato" ed ha prodotto una risposta immunitaria "robusta" nei bambini di età compresa tra i cinque e gli undici anni. A breve faranno richiesta per l'approvazione normativa da parte degli enti preposti.
Il vaccino verrebbe somministrato a un dosaggio inferiore rispetto a quello utilizzato per i soggetti dai 12 anni in su.
Le due aziende stanno inoltre sperimentando il loro vaccino anti-Covid anche su neonati di età compresa tra sei mesi e due anni e su bambini di età compresa tra due e cinque anni.
I risultati principali di questi studi sono attesi entro la fine dell'anno.
Complessivamente, per queste ricerche, sono stati arruolati fino a 4.500 bambini tra i sei mesi e gli undici anni, negli studi Pfizer-BioNTech degli Stati Uniti, in Finlandia, in Polonia e in Spagna.
Davide Fifaco