Il dibattito sulla riforma sul premierato in discussione al Senato sembra aver alimentato la tensione nell’aula: nel giro di 48 ore si sono verificarti due episodi che saranno portati all’attenzione della presidenza del Senato per valutare eventuali provvedimenti.
Il più clamoroso è stato quello di ieri, quando il senatore di Fratelli d’Italia Roberto Menia e il collega dei 5 Stelle Marco Cruiatti sono quasi venuti alle mani. Ad accendere lo scontro era stato l’intervento di un altro pentastellato, Ettore Licheri, che aveva attaccato Giorgia Meloni facendo partire uno scambio d’insulti fra i due schieramenti.
A quel punto Menia ha raggiunto il centro dell’emiciclo diretto verso i banchi dell’opposizione, ma è stato fronteggiato da Cruiatti. I due sono stati immediatamente divisi e allontanati dai commessi, e la seduta è stata sospesa. Più tardi Menia ha spiegato l’accaduto in aula, affermando di essersi sentito offeso dall’atteggiamento del capogruppo del Pd, Francesco Boccia, che aveva rivolto le spalle all’aula mentre stava parlando con dei colleghi nel corso dei lavori, ma ha anche sottolineato come non ci sia stata in realtà alcuna aggressione.
Il giorno prima si era invece verificato un episodio d’intolleranza che ha coinvolto la senatrice della comunità tedesca dell’Alto Adige, Julia Unterberger, che, nel corso di un intervento, è stata interrotta dal senatore di Fratelli d'Italia, Franco Zaffini, che le ha urlato “Prima di parlare, impara l'italiano”.
L’episodio è stato segnalato poco dopo dalla stessa senatrice al presidente Ignazio La Russa. “Non è questo il modo di rapportarsi alle minoranze linguistiche: con ciò – ha detto rivolta alla maggioranza - fate vedere la vostra vera faccia”.
Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, che nel corso della seduta si era già scontrato con la senatrice dell’Alto Adige, ha detto di non essere intervenuto perché non aveva sentito la frase di Zaffini,
Solidarietà alla senatrice è stata espressa in aula dal senatore Enrico Borghi di Italia Viva, e dalla senatrice di centrodestra Michaela Biancofiore, che ha anche lamentato come nessuno nel Senato sappia cosa sono le comunità linguistiche, “e ve lo dice - ha concluso - una che appartiene alla minoranza italiana dell’Alto Adige che non è mai stata protetta”.
Alessandro Martegani