Più della metà non rispetta le normative antincendio, e non ha il certificato di agibilità: è la situazione degli edifici scolastici in Italia secondo il Rapporto Annuale 2023, pubblicato dall’ISTAT, relativo all’anno scolastico 2021-2022.
Proprio mentre gli studenti italiani stanno tornado in aula, giunge la conferma della difficile situazione dell’edilizia scolastica, uno dei punti critici dell’istruzione in Italia.
Soltanto il 35,5 per cento degli edifici scolastici statali rispetta le normative antincendio, un dato che porta a sei su dieci gli istituti non in regola, e la percentuale sale al Sud, dove il 70,9 per cento degli edifici è privo di certificato di prevenzione incendi. La situazione migliora al Nord, dove comunque il 55,4 per cento degli edifici non è a norma.
Solo al 37 per cento degli edifici scolastici statali hanno poi il certificato di agibilità, una situazione che diventa meno drammatica al Nord, nonostante l’età degli edifici delle regioni settentrionali sia più alta rispetto alla media.
Non va meglio se si guarda alle barriere architettoniche, visto che a fronte di oltre 300 mila alunni con disabilità, soltanto una scuola su tre risulta accessibile ai disabili. La regione che ha lavorato meglio in questo senso è la Valle d’Aosta, con il 58,4 per cento di scuole accessibili, mentre è la Provincia autonoma di Bolzano ad avere la presenza più elevata di barriere: soltanto il 19 per cento delle scuole sono accessibili.
Una situazione difficile che però, purtroppo, è diffusa anche in Europa: in Gran Bretagna ad esempio 700 mila ragazzi frequentano scuole pericolose e oltre 150 istituti sono stati chiusi prima dell’inizio dell’anno scolastico.
Secondo Tommaso Barone, HSE coach e advisor, che negli ultimi anni ha collaborato con oltre 350 istituzioni pubbliche e scolastiche, “Serve consulenza altamente qualificata per attuare una sana e corretta prevenzione nella scuola”, “un’adeguata e continua formazione dei lavoratori”, ma soprattutto occorre “costruire una concreta cultura della sicurezza promossa dai docenti e assimilata dagli studenti. Questo – ha aggiunto - contribuirebbe a formare alla sicurezza i futuri lavoratori”.
“L’accessibilità e l’abbattimento di barriere architettoniche sono diventati imprescindibili per gli edifici scolastici – ha concluso –, ma l’’accessibilità non deve fermarsi alle infrastrutture, bensì coinvolgere tutti gli operatori scolastici, che devono essere in grado di fornire assistenza di base agli alunni disabili”.
Alessandro Martegani