Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sullo Ius scholae ha spiegato: "mica ho sentito Schlein per fare un inciucio. Né lavoro a un accordo sottobanco con il Pd. È solo quello che pensiamo, da sempre. È quello di cui ha bisogno il nostro Paese. Ragazzi, l'Italia è cambiata, il mondo è cambiato. Svegliamoci". Sul fatto che lo Ius scholae non sia nel programma di governo Tajani ha precisato: "Verissimo, non è nel programma, ma nei programmi di governo non sempre c'è tutto. Si possono arricchire".
Inoltre, il leader di Forza Italia ha aggiunto: "Buon italiano è chi crede nel Paese, lo conosce e lo difende. Sarà la mia educazione cristiana, ma per me non esistono differenze di colore o etnia. Un buon italiano è chi crede nell'Italia, la conosce, la difende. Quanti militari figli di stranieri ci sono nel nostro esercito? E poi gli atleti, le scuole in cui vanno i nostri figli. Il mondo cambia e continua a cambiare, svegliamoci".
Tajani si allinea dunque ai risultati dei recenti sondaggi, che hanno visto la maggioranza degli italiani interpellati favorevole allo Ius scholae, pur rimanendo invece contraria allo Ius solis.
Lo Ius scholae non piace però agli alleati della maggioranza del Governo. Giorgia Meloni e Matteo Salvini hanno spiegato che la cittadinanza grazie allo studio non fa assolutamente parte delle priorità dell'esecutivo, che pensa invece all'economia ed all'emergenza carceri, rigettando qualsiasi ipotesi di crisi di governo, poiché ognuno può avere le proprie idee.
Sulle accuse di un inciucio con il Partito Democratico, Tajani ribadisce: "Nessun tradimento. Ma se il Pd si dice d'accordo con me, non posso essere io a cambiare idea. Detto ciò, c'è tempo. Prima ne voglio parlare con i gruppi di Forza Italia. E sarebbe un'iniziativa dei nostri parlamentari, non del governo".
Davide Fifaco