Il numero 3608 di Topolino, in uscita questa settimana, celebra la ricchezza dei dialetti italiani, proponendo cinque versioni alternative del fumetto. La storia di apertura, intitolata Zio Paperone e il PdP 6000, scritta da Niccolò Testi con i disegni di Alessandro Perina, è stata tradotta in quattro dialetti italiani: napoletano, catanese, fiorentino e milanese. Come si legge nel comunicato della Panini, l'edizione 3608 e' disponibile in cinque varianti: quella in italiano, distribuita nelle edicole di tutta Italia, e altre quattro con la storia tradotta nei dialetti campano, lombardo, siciliano e toscano, a seconda della regione di distribuzione. Il progetto di Topolino 3608 è stato curato dalla Panini in collaborazione con Riccardo Regis, professore di Linguistica italiana all'Università degli Studi di Torino e esperto di dialettologia, e un team di linguisti. Regis ha evidenziato come questo progetto rappresenti un'opportunità per valorizzare il vasto patrimonio culturale e storico dei dialetti italiani. L'iniziativa è stata promossa in occasione della Giornata Nazionale del Dialetto e delle Lingue Locali, istituita nel 2013 dall'Unione Nazionale delle Pro Loco (Unpli). Ogni anno, il 17 gennaio, questa giornata celebra i dialetti, molti dei quali sono a rischio di estinzione, e mira a sensibilizzare le nuove generazioni sulla loro importanza. I dialetti italiani, secondo l'Istat, sono ancora più utilizzati nel Sud e nelle Isole, rispetto al Nord e al Centro, dove l'italiano è la lingua principale. In Toscana, Lombardia e Lazio, l'italiano è frequentemente parlato in famiglia, mentre nelle regioni del Sud come Campania, Calabria e Sicilia, i dialetti sono ancora ampiamente diffusi. Il progetto di Panini si inserisce in un quadro più ampio di protezione della cultura e della lingua italiana, supportato anche dal concorso "Salva la tua lingua locale" organizzato da Unpli. Il concorso ha premiato opere in dialetti siciliano, ladino, astigiano, romagnolo, venosino, griko e friulano, confermando l'importanza della preservazione dei dialetti. Antonino La Spina, presidente di Unpli, ha sottolineato che ogni dialetto è un patrimonio immateriale che conserva tradizioni e identità culturale di un popolo. Nonostante la crescente prevalenza dell'italiano nelle relazioni formali, progetti come quello di Topolino contribuiscono a rendere omaggio alla diversità linguistica e culturale d'Italia, rafforzando la consapevolezza collettiva sull'importanza di preservare e celebrare i dialetti come parte integrante dell'identità nazionale.
Corrado Cimador