Foto: MMC RTV SLO
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"Un atto vigliacco e ignobile" queste le parole usate da Bianca Berlinguer nel denunciare su Instagram gli atti vandalici subiti dalla tomba del padre Enrico Berlinguer, nel cimitero Flaminio di Roma. La nota giornalista ha aggiunto: "Nei quarant'anni dalla morte di papà la sua tomba è sempre stata piena di fiori portati da tante persone che si sono fermate per un pensiero e un omaggio. E questo è sempre stato per noi figli un grande conforto. Nell'ultimo mese la tomba è stata per due volte vandalizzata da qualcuno (una o più persone): vasi distrutti, fiori buttati e aiuole calpestate. Un atto vigliacco e ignobile", conclude Bianca Berlinguer.

Alla famiglia è arrivata la solidarietà bipartisan da parte dei rappresentanti politici italiani.
Il presidente del Senato, Ignazio La Russa ha commentato affermando: "Vandalizzare una tomba è uno dei gesti più vigliacchi e vergognosi che si possano compiere e che ben qualifica chi lo perpetra. A Bianca e a tutta la famiglia Berlinguer giunga la mia sincera vicinanza".

Il presidente della Camera Lorenzo Fontana aggiunge: “È miserabile l'atto di chi ha vandalizzato la tomba di Enrico Berlinguer. Un gesto ignobile che mai potrà sfregiarne la memoria. Sono vicino alla figlia Bianca e a tutti i familiari, a cui va la mia solidarietà”.

La ministra del Turismo, Daniela Santanché, sottolinea: “Profanare una tomba è quanto di più vigliacco possa esserci. Un atto ignobile che questa volta ha ferito Bianca Berlinguer e i suoi fratelli a cui va tutta la mia solidarietà”.

Anche il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha espresso la sua “vicinanza e solidarietà” alla famiglia, parlando di “sconcerto”.

La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, dichiara: "La tomba di Enrico Berlinguer è stata nuovamente vandalizzata. È un gesto vigliacco e ignobile. Ma che ci motiva ancora di più a portarne avanti la memoria, a 40 anni dalla sua scomparsa".

Particolarmente dure le parole dell'Anpi. l'associazione nazionale dei partigiani, che ritiene che questi atti siano "un segno dei tempi bui che stiamo attraversando. Sono disgustato e offeso dall'oltraggio" - afferma il presidente Gianfranco Pagliarulo - Enrico ha rappresentato per più di una generazione un'icona dell'antifascismo e un simbolo della possibilità di un'Italia migliore, più libera e più uguale. Lo sfregio alla sua memoria ci rafforza ancora di più nella battaglia contro ogni deriva autoritaria” conclude il rappresentante dell'Anpi.

Davide Fifaco