Da quanto si apprende da fonti legali, in riferimento al procedimento disciplinare avviato negli scorsi mesi dal ministero della Difesa dopo la pubblicazione del libro "Il mondo al contrario" il generale Roberto Vannacci è stato sospeso dal proprio impiego per 11 mesi, 'con conseguente uguale detrazione di anzianità e dimezzamento dello stipendio'.
Nel provvedimento si "stigmatizzano le circostanze della pubblicazione del libro, che avrebbe asseritamente denotato 'carenza del senso di responsabilità' e determinato una "lesione al principio di neutralità/terzietà della Forza Armata", "compromettendo il prestigio e la reputazione dell'Amministrazione di appartenenza e ingenerando possibili effetti emulativi dirompenti e divisivi nell'ambito della compagine militare".
Alla base della sospensione pesa, inoltre, "la carenza di senso di responsabilità" legata alla vicenda che lo vede indagato per peculato e truffa ai danni dello Stato durante la sua permanenza a Mosca.
Il difensore annuncia che sarà "presentato immediato ricorso al Tar del Lazio, con richiesta di sospensiva, rivelandone il contrasto con il diritto alla libera manifestazione del pensiero garantito a tutti i cittadini, compresi i militari".
Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha commentato l'accaduto con le parole: "Un'inchiesta al giorno, siamo al ridicolo, quanta paura fa il Generale? Viva la libertà di pensiero e di parola, viva le Forze Armate e le Forze dell'Ordine, viva uomini e donne che ogni giorno difendono l'onore, la libertà e la sicurezza degli Italiani".
Davide Fifaco