Foto: Pixabay
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Essere Animali è da anni impegnata nel settore del food policy, ma questa volta ha voluto fornire più spunti sui principali "campi di intervento su cui gli enti pubblici possono agire nell'ambito delle proprie competenze istituzionali", il tutto per arrivare a promuovere la transizione verso sistemi alimentari più sostenibili. Il rapporto mette in evidenza vari esempi di buone partiche ed esperienze di successo ad opera di enti locali, sia italiani che esteri, in modo che i policy makers possano a loro volta adattarle e replicarle nel proprio contesto. La responsabile relazioni istituzionali di Essere Animali afferma che "le politiche alimentari impattano profondamente sulla salute e sui meccanismi socio-economici ed ecologici, che regolano la società e le città, svolgendo un ruolo strategico per lo sviluppo di sistemi alimentari più sostenibili, equi e rispettosi del clima, in grado di fornire cibo sano e a prezzi accessibili a tutti". Gli studi evidenziano che i modelli alimentari attualmente sono "insostenibili" e che "il crescente consumo di derivati animali rappresenta un problema non più rinviabile". Quasi il 60% delle emissioni di gas serra dell'intero sistema alimentare, e quasi un quinto di quelle globali, sono generate interamente dall'industria della carne, che inoltre consuma più dell'80% delle terre agricole sulla Terra e oltre la metà dell'acqua destinata all'agricoltura. Quali sono le azioni che Essere Animali propone agli enti? Incrementare la presenza di legumi come fonte proteica principale nei menù, integrare programmi educativi sull'alimentazione sana, comprendendo gli aspetti legati all'alimentazione vegetale, coinvolgere insegnanti e genitori attraverso campagne informative e di sensibilizzazione sui benefici dell'alimentazione vegetale per la salute individuale e dell'ambiente, e ancora offrire formazione al personale di cucina.

B.Ž.