Un tribunale distrettuale statunitense ha stabilito che una società militare privata dovrà pagare 42 milioni di euro di risarcimento a tre irakeni. La decisione è stata causata dalla denuncia delle torture subite nel carcere irakeno di Abu Ghraib durante gli anni dell'invasione statunitense. Il tribunale distrettuale della città di Alexandria, in Virginia, ha condannato la società militare privata Caci International a un risarcimento di 42 milioni di dollari, una quarantina di milioni di euro, a tre irakeni che avevano denunciato trattamenti inumani e degradanti subiti nel carcere di Abu Ghraib, in Iraq, durante gli anni dell'invasione statunitense. Un giornalista attualmente stabilito in Svezia, un proprietario di alimentari e il preside di una scuola media in Iraq avevano accusato i contractors di torture, precisando di essere stati forzati a rimanere in posizioni scomode, denudati e minacciati di essere aggrediti dai cani. La sentenza fa giurisprudenza in quanto si tratta della prima volta in cui una società privata è stata ritenuta legalmente responsabile per quello che accadde nel carcere irakeno a ovest di Baghdad dopo che nel 2003 emersero le immagini delle torture subite dai prigionieri. Finora sono stati processati nelle corti marziali soltanto i soldati dell'esercito statunitense. Secondo l'accusa anche i contractors, vale a dire il personale militare della società privata, ebbero un ruolo in quei fatti.
Franco de Stefani