Il Premier israeliano Netanyahu ha respinto quelle che ha definito richieste assurde di Hamas per arrivare a un cessate il fuoco e ha dato il suo via libera al piano presentato dalle forze di difesa israeliane per l'operazione di terra a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha riferito una nota del suo ufficio. Il comunicato è giunto al termine della riunione del gabinetto di guerra, evidenziando che l'esercito è pronto per l'operazione e per evacuare la popolazione civile da Rafah. Israele, prosegue la nota, invierà una propria delegazione a Doha, in Qatar, per continuare i colloqui finalizzati a raggiungere un accordo di tregua una volta che il gabinetto di sicurezza avrà discusso la posizione israeliana. La decisione sull'operazione a Rafah è stata presa nonostante le pressioni internazionali affinché si eviti di entrare con l'esercito nella città dove si stanno rifugiando circa un milione e mezzo di palestinesi sfollati. La preoccupazione per l'operazione è stata riportata, secondo fonti di stampa statunitense, nella nuova bozza di risoluzione presentata dagli Stati Uniti per essere sottoposta al Consiglio di Sicurezza ONU. Tra le altre cose, nel testo si propone che il Consiglio di Sicurezza evidenzi la sua preoccupazione riguardo all'offensiva di terra, che potrebbe causare ulteriori danni per i civili e un ulteriore spostamento della popolazione civile già sfollata anche potenzialmente nei paesi vicini, il che avrebbe implicazioni per la pace e la sicurezza nella regione.
Franco de Stefani