La Knesset, il Parlamento israeliano, ha votato a stragrande maggioranza una risoluzione che respinge la nascita di uno Stato palestinese. La risoluzione è stata proposta sia dai partiti di coalizione del Premier Netanyahu sia da quelli di destra all'opposizione e ha avuto il sostegno anche dal partito di Benny Gantz. I membri del partito di Yair Lapid sono usciti dall'aula al momento del voto. Nella risoluzione viene evidenziato, tra le altre cose, che uno Stato palestinese nel cuore di Israele costituirebbe una minaccia esistenziale per Israele e i suoi cittadini, perpetuerebbe il conflitto e destabilizzerebbe la regione. L'approvazione della risoluzione, che stabilisce la sua opposizione di principio alla nascita dello Stato palestinese, è giunta pochi giorni prima del viaggio di Netanyahu che il 22 prossimo incontrerà a Washington il Presidente Biden e il 24 parlerà davanti al Congresso. E' nota la posizione statunitense per una soluzione a due Stati. Contro la risoluzione hanno votato i laburisti e i partiti arabi, lamentando che nel testo venga previsto il mancato riconoscimento dei palestinesi anche se ciò dovesse avvenire in un accordo negoziato con Israele stesso, che il riconoscimento sarebbe una ricompensa per il terrorismo, incoraggerebbe Hamas e i suoi sostenitori a considerare ciò come una vittoria e sarebbe un preludio alla presa del potere dell'islam jihadista in Medio Oriente. Il portavoce del Presidente palestinese Mahmud Abbas ha commentato dichiarando che non vi è pace né sicurezza per nessuno senza l'istituzione dello Stato in conformità con la legge internazionale, precisando che la decisione conferma l'insistenza di Tel Aviv e della sua coalizione di Governo nel voler gettare l'intera regione nell'abisso.
Franco de Stefani