Gli Stati Uniti e altri dieci Paesi, Australia, Canada, Corea del Sud, Francia, Germania, Giappone, Italia, Olanda, Nuova Zelanda e Regno Unito, hanno reso noto un nuovo piano per controllare lo sviluppo di armi nucleari della Corea del Nord. La decisione è stata presa dopo che il veto russo di inizio 2024 ha innescato la fine del monitoraggio da parte di un gruppo di esperti ONU. Le Nazioni puntano ad affrontare le minacce del programma di missili balistici di Pyongyang in modo da avere la piena attuazione delle sanzioni ONU sulla Corea del Nord, pubblicando informazioni basate su rigorose indagini delle violazioni e sui tentativi di elusione. L'annuncio è giunto all'indomani della distruzione di parti delle comunicazioni via terra intercoreane da parte del Nord, ultima escalation delle tensioni nella penisola coreana. Kim Jong Un ha evidenziato di avere il diritto di annientare il vicino. Il Vice Segretario di Stato americano Campbell ha dichiarato che la preferenza sarebbe stata di continuare il precedente programma messo in atto dal Consiglio di Sicurezza, ma ciò è stato impedito dall'intransigenza russa. Nel marzo scorso Mosca ha posto il veto a una risoluzione del Consiglio per estendere il mandato del gruppo di esperti che ha seguito lo sviluppo dell'arsenale nucleare nord coreano per 15 anni, evidenziando i legami sempre più stretti di Pyongyang con la Russia. Negli ultimi anni Kim ha intensificato la sua sfida agli Stati Uniti e ai suoi alleati, in particolare quando ha approfondito la cooperazione con il Presidente russo Putin. Washington e Seoul hanno accusato Pyongyang di avere sostenuto la guerra della Russia in Ucraina fornendo a Mosca artiglieria e munizioni, ma il Nord ha rispedito le accuse al mittente.
Franco de Stefani