5000 firme è il numero minimo richiesto per presentare dal basso un disegno di legge in Slovenia. A raggiungere questo traguardo puntano entro il 22 giugno due diversi proponenti, che hanno dato il via alla raccolta per due differenti proposte in questa giornata.
"La voce dei pensionati" invita i cittadini a sostenere una legge che aumenti del 20 per cento le pensioni che non superano i mille euro al mese, di 10 quelle fino a 1500 e di 5 quelle superiori. Un’iniziativa temporanea che dovrebbe essere adottata secondo loro sino all’entrata in vigore della nuova riforma delle pensioni.
L’associazione "Filo d’argento" chiede invece che venga finalmente regolato per legge il fine vita in Slovenia. Propone, quindi, che nel caso in cui un paziente grave si ritrovi a non avere alcuna prospettiva di guarigione e non trovi più sollievo nelle cure palliative possa avvalersi della possibilità di ricorrere all’eutanasia. Una procedura dalla quale sarebbero esclusi i malati con disturbi mentali acuti, dei quali sarebbe difficile giudicare la volontarietà; mentre per tutti gli altri il processo dovrebbe essere seguito dall’inizio alla fine da uno psichiatra per accertare la reale volontà dell’interessato, che può, comunque, rinunciare in qualsiasi momento a portare a termine il fine vita volontario.
Se i promotori riusciranno a raccogliere le firme necessarie entro 60 giorni, il Presidente della Camera di Stato, dopo aver ricevuto le proposte di legge, sarà tenuto a dar il via all’iter legislativo.
Barbara Costamagna