Non sono emerse novità sulla proposta di accordo con la Croazia relativo alla pesca. Fonti trapelate dai giornali avevano parlato di un piano per consentire ai pescatori sloveni e croati di poter svolgere il loro lavoro in un'area marittima transfrontaliera da Capodistria a Umago. Il Comitato parlamentare per gli Affari esteri si è limitato a confermare con voto unanime le delibere che impegnano il Ministero degli esteri ad adoperarsi per l'implementazione della sentenza di arbitrato sui confini tra Slovenia e Croazia. Il deputato del partito socialdemocratico Matjaž Nemec ha tuttavia ammonito che un'intesa sulla pesca con Zagabria potrebbe influire sulla stessa sentenza emanata dalla Corte internazionale dell'Aia e ha richiamato il Ministero alla cautela.
Il tema principale della seduta è stato comunque quello delle relazioni con la Cina dopo la maretta provocata dalle dichiarazioni del premier Janša che ha definito legittima l'aspirazione di Taiwan di essere riconosciuto come stato indipendente. "La nostra linea politica non è cambiata: la Slovenia rispetta il principio di una Cina unica" ha precisato in Commissione il Ministro degli esteri, Anže Logar. "Ciò non toglie che si possa collaborare con Taiwan" ha aggiunto Logar, che ha annunciato l'intenzione di Lubiana e Taipei di aprire reciprocamente degli uffici di rappresentanza economico-culturali. (a.c.)
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