La prima seduta ordinaria della Camera di quest'anno ha preso il via con un accesa discussione sull’opportunità di esaminare la proposta delle integrazioni da apportare al Codice penale per la riduzione dei termini di prescrizione inseriti all’ordine del giorno. 46 i voti a favore della rimozione della proposta mentre 31 quelli contro. Secondo Brane Golubovič della Lista Marjan Šarec la proposta di legge è inadeguata e controversa e “mette in luce la concezione che la coalizione al governo ha della legge”. Secondo Zmago Jelinčič del Partito Nazionale, promotore delle modifiche, ha detto che la reazione mette in luce “la paura e l’impotenza di una parte della sinistra di poter accelerare i procedimenti condotti dalla procura di stato”. Il premier, Janez Janša ha poi detto rispondendo alle domanda formulata da Branko Simonovič del Desus sull’attuazione della normativa sull’assistenza a lungo termine approvata a dicembre e che necessita dell’approvazione di numerosi atti legislativi per la sua piena attuazione, che i nove atti legislativi son già stati ampiamente discussi e che i regolamenti verranno affrontati già in settimana, tra questi vi è pure il regolamento che disciplina l’iscrizione nei registri delle strutture che possono fornire tale tipo di assistenza e il regolamento che stabilisce chi ha diritto di beneficiare dell’assistenza a lungo termine. Alla domanda sull’indebitamento del paese, formulata da Zmago Jelinčič del Partito Nazionale, il premier ha risposto che “la classifica pubblicata dal britannico the Economist posiziona la Slovenia al secondo posto tra i paesi che hanno limitato gli effetti della pandemia sulle economie nazionali dopo la Danimarca”, “la Slovenia non ha solamente consolidato il suo potenziale ma lo ha aumentato” ha spiegato Janša illustrando che le famiglie dispongono ora di un reddito superiore del 10 per cento, mentre l’indebitamento del paese è inferiore del 20 per cento rispetto a quello dei restanti paesi dell’Eurozona. Tra le domande pure quella che riguardava la vendita delle quote dello stato detenute nella società York che fa parte della Sava Turizem. “Sono stati i governi precedenti a vendere queste quote agli stranieri, il nostro esecutivo non ha niente a che fare con questa operazione” ha detto Janša. Tra i punti in agenda che verranno esaminati dai parlamentari vi è pure la legge sulla tutela dell’ambiente, quella sul gioco d’azzardo e la proposta di legge sui diritti particolari delle comunità nazionali italiana e ungherese nell’istruzione.
Dionizij Botter