Con un decreto il governo ha prorogato di altri sei mesi i controlli ai confini con Croazia e Ungheria, fino al 21 dicembre compreso. Il decreto entrerà in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale. Come ha spiegato il ministro degli Interni, Boštjan Poklukar, la decisione dell'esecutivo si basa, tra l'altro, sulla situazione di sicurezza sempre più tesa in Medio Oriente ma anche nel resto del mondo, con un aumento del rischio di attacchi terroristici. "Negli ultimi tempi si sono verificate nuove minacce che hanno gravi conseguenze sull'ordine pubblico e sulla sicurezza interna sia in Slovenia che nell'intera Unione europea. Queste derivano dal conflitto in Medio Oriente e dall'inasprimento delle relazioni tra Iran e Israele", ha sottolineato Poklukar. Al contempo ha avvertito dei nuovi rischi per la sicurezza legati all'invasione russa dell'Ucraina e ha ricordato che la Slovenia, negli ultimi mesi, è stata più volte bersaglio di cyberattacchi.
L'esecutivo ha deciso di estendere i controlli ai confini anche a causa dei potenziali rischi per la sicurezza legati agli Europei di calcio in Germania, ai Giochi olimpici di Parigi e all'immigrazione clandestina, ha proseguito.
I controlli, come fino a questo momento, ha detto ancora Poklukar, continueranno ad essere eseguiti in modo tale da non avere un impatto negativo sui viaggiatori, sull'ambiente, sull'economia e sui residenti lungo il confine.
Il ministro dell'Interno ha già informato della proroga ai controlli ai confini gli omologhi croato e ungherese nonché la Commissione europea.
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