A Capodistria sono state un centinaio le persone che hanno partecipato alla protesta dandosi appuntamento dapprima in Piazza Tito e poi sfilando in corteo, in maniera del tutto tranquilla per le vie del centro storico, scortati per tutto il tempo da alcuni agenti di polizia. Il corteo, in segno di solidarietà con i portuali triestini, è arrivato anche fino all'ingresso dello scalo capodistriano dove per un paio di volte i manifestanti hanno fatto il giro della rotatoria mai invadendo la careggiata o bloccando il traffico.
Una manifestazione e un corteo del tutto pacifici, qualche slogan, qualche fischietto, una vuvuzela e un secchio trasformato in tamburo, qualche bandiera slovena sventolata e alcuni cartelloni contro Janša, l'esecutivo e le misure anticovid, tra qui anche alcune scritte biligui, portate in piazza dalla capodistriana Tamara: "Oggi sono in piazza perché non sono d'accordo con le cose che stanno succedendo in Slovenia, in Europa e nel mondo. Andavamo per sei settimane ogni mercoledì a Lubiana a protestare sarebbe ora di cominciare a fare qualcosa anche a Capodistria, di far sapere alla gente cosa sta realmente succedendo. Porto uno striscione bilingue perché giustamente siamo a Capodistria, Capodistria è una zona bilingue ed è giusto che sia in due lingue. Comunque quello che sta scritto è collegato con le cose che stanno succedendo ai portiali di Trieste praticamente Trieste chiama è tutta l'Europa risponde, è giusto che risponda anche Capodistria, siamo i primi vicini."
Nessun comizio in piazza, a parte la nostra interlocutrice che munita di microfono e altoparlante ha invitato i partecipanti a far sentire il proprio dissenso, scandendo alcuni slogan come - libertà, no green pass, Governo ladro, via la mascherina, e cantando proprio l'inno dei portuali "La gente come noi non molla mai" e guidando il corteo per le vie cittadine. Verso le 18 la manifestazione è andata scemando con un piccolo gruppo di persone che sono rimaste in Piazza del Duomo dove ci sono stati attimi di tensione quando la polizia ha fermato le due donne, considerate le promotrici della protesta non autorizzata, nei confronti delle quali è scattato anche un procedimento di infrazione. (ld)