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Su proposta della coalizione, la Camera di Stato ha accolto anche un emendamento, secondo cui - per il periodo della durata del provvedimento - il governo deve garantire una regolamentazione dei prezzi di quei prodotti energetici, per i quali la regolamentazione sarà in vigore il primo settembre 2022. Ciò si applica attualmente ai prezzi al dettaglio di elettricità e gas.
Secondo il segretario di Stato presso il Ministero della Finanze, Tilen Božič, si tratta di una misura complementare agli altri provvedimenti contro il caro energia e solo grazie alla regolamentazione dei prezzi, la misura di riduzione dell'Iva può essere efficace e può riflettersi effettivamente in prezzi più bassi per gli utenti finali. Božič ha poi affermato che il provvedimento comporterà circa 130 milioni di euro in meno di entrate di bilancio.
I deputati hanno intanto rigettato la proposta del Partito Democratico di abbassare l'Iva per i prodotti energetici al 5% e che il ribasso venga applicato anche all'olio combustibile. Una direttiva europea vieta infatti di abbassare l'Iva sull'olio combustibile, numerosi deputati sloveni hanno però chiesto provvedimenti al governo per garantire un abbassamento delle spese anche per i cittadini che usano l'olio combustibile per riscaldarsi, ovvero circa il 14% delle famiglie in Slovenia.


E. P.