Come ha spiegato il Ministro degli interni, Aleš Hojs, circa due anni fa i sindaci dei comuni transfrontalieri, precisamente quelli del confine orientale, hanno richiesto l’assistenza finanziaria da parte dello stato nel finanziamento dei progetti infrastrutturali che coinvolgono anche le forze dell’ordine e i controlli dei confini. Questi comuni hanno percepito finanziamenti sia nel 2020 che nel 2021, in base ai dati resi disponibili dal Ministero degli interni nel 2021 ai comuni lungo i confini esterni all’area Schengen sono stati destinati 3,47 milioni di euro, 2,76 invece per il 2020. “In base alla situazione sul piano della sicurezza attuale” ha spiegato Aleš Hojs “abbiamo deciso di destinare i fondi a tutti i comuni di confini e non solamente a quelli orientali” ha spiegato il Ministro degli Interni. Una parte ingente dei fondi verrà comunque destinata ai comuni maggiormente oberati dal fenomeno migratorio, ha spiegato il Ministro. Hojs ha inoltre precisato che la base giuridica per il rimborso parziale delle spese ai comuni transfrontalieri sono la conseguenza di eventi eccezionali determinati dai controlli e vengono disciplinati dalla legge sui controlli ai confini, approvata ad inizio dell’anno corrente. La scorsa settimana è stato inoltre approvato il regolamento con il quale vengono definiti i criteri e la metodologia per il calcolo del rimborso ha precisato sempre Hojs. Tra i criteri utilizzati per il rimborso, prevale il numero dei punti di controllo, il numero degli abitanti e il numero dei passaggi illegali. Si precisa poi che i comuni coinvolti devono inviare la domanda del rimborso spese entro il 15 di novembre con allegata tutta la documentazione necessaria.
Dionizij Botter