Dopo aver ascoltato il resoconto sulla realizzazione dei progetti realizzati nel 2021 e 2022, fornito dai rappresentanti della CAN Costiera e di quelli della Murania, la commissione ha accolto all'unanimità la conclusione articolata in tre punti nella quale si invita il governo a garantire il prefinanziamento, a preparare la programmazione per il quadriennio 2025-28 e ad aumentare gli importi annui destinati all'edificazione della base economica delle due minoranze. Nella conclusione finale non sono state nominate cifre concrete ma gli esponenti della CNI ci hanno fatto capire che l'importo richiesto sarebbe di almeno 500 mila euro annui e un milione per i magiari mentre entrambe le etnie auspicherebbero una legge di finanziamento permanente. Prima del voto c'è stato l'intervento del Segretario di Stato al Ministero per l'Economia, lo Sviluppo e la Tecnologia Dejan Židan che ha confermato l'impegno del governo Golob nel rifinanziamento del programma destinato al rilancio della base economica minoritaria che ha riflessi positivi su tutto il territorio. Egli ha ricordato che vista la ristrutturazione del governo la questione sarà competenza del Ministero per lo Sviluppo Regionale. Per quanto riguarda la CNI, il Segretario della CAN Costiera Andrea Bartole e il responsabile dei progetti economici, Andrea Di Nardo, hanno illustrato la quindicina di progetti realizzati con i fondi del 2021 e 22, complessivamente 710 mila euro di cui 134 mila andati nella promozione della regione, assistenza tecnica ed aiuto nello svolgimento delle attività. Oltre che ad auspicare il ripristino della possibilità di cofinanziamento dei progetti europei, entrambi hanno ribadito l'ottima collaborazione con le istituzioni coinvolte nell'attuazione del programma: Ministero e Centro regionale di sviluppo di Capodistria. Da segnalare ancora l'invito, partito proprio dal direttore del Centro Giuliano Nemarnik, a non usare più il termine Litorale per indicare i quattro comuni costieri bensì quello di Istria, così come deciso dai Sindaci dell'area. Da ricordare infine che la Commissione Nazionalità ha accolto il programma di lavoro della stessa e ha invitato governo e singoli ministeri ad elaborare - entro il 30 marzo prossimo - il piano delle attività relative ai gruppi etnici mentre entro quella data le due Comunità autogestite dovranno presentare le rispettive problematiche e le eventuali questioni aperte.
Lionella Pausin Acquavita