Confermati dunque tutti i 90 mandati, anche quello del deputato al seggio specifico della minoranza ungherese Ferenc Horvath sul quale i suoi contro-candidati alle scorse elezioni hanno mosso l'accusa di conflitto d'interesse, visto che Horvath è anche presidente della Comunità autogestita della nazionalità ungherese. Tra le novità l’elezione con con 55 voti a favore e 25 contro di Urška Klakočar Zupančič del Movimento libertà che sarà così la prima donna alla presidenza della camera di Stato. Nel suo intervento ha spiegato che intende aumentare il livello del dialogo culturale e incentivare le persone al rispetto del codice etico affinché il parlamento diventi a tutti gli effetti il “tempio della democrazia”.
In apertura dei lavori è intervenuto anche il presidente della Repubblica, Borut Pahor, il quale ha invitato i parlamentari ad osservare un minuto di raccoglimento per le vittime dell'esplosione verificatasi ieri mattina nella fabbrica Melamin di Kočevje.
Pahor ha detto ai neoeletti parlamentari che la loro funzione va intesa come una “vocazione statale” e che la “collaborazione per il bene comune va a consolidare la democrazia, la politica e lo stato”. “L’autorità legislativa e esecutiva iniziano il loro mandato in un clima internazionale di perplessità, non ci sono motivi per avere paura” ha sottolineato il capo dello ribadendo che le divergenze vanno superate quando si trattano questioni di importanza statale. Pahor ha inoltre ricordato che il paese è uscito dalla crisi sanitaria mondiale in ottime condizioni finanziarie “molto dipende anche dal clima sociale che la politica è in grado di instaurare”. Pahor ha poi annunciato che non tergiverserà sulla nomina del presidente del governo non appena il Presidente della Camera lo informerà sulla avvenuta nomina dei capigruppo parlamentari, questi verranno invitati poi per discutere sul candidato a premier. Le consultazioni secondo Pahor si svolgeranno entro il 23 di maggio, data entro la quale Pahor potrebbe già sottoscrivere la proposta di candidatura del premier e inoltrarla alla Camera.
Il deputato al seggio specifico per la minoranza italiana sulla collaborazione con il futuro governo, Felice Žiža si augura di proseguire a colalborare bene anche con il nuovo esecutivo
Felice Žiža ”Io spero che il livello di collaborazione con le comunità nazionali sia ad altissimi livelli e che si possano portare avanti discorsi che abbiamo già portato sia per lo sviluppo e l’attenzione per quelle che sono le necessità della nostra regione, dei nostri comuni, ma soprattutto per gli interessi e le necessità delle nostre comunità nazionali. Poi come sarà orientato e quanto definito il programma ovvero l’accordo di collaborazione, lo vedremo in corso d’opera. Chiaramente noi tenteremo di portare al tavolo tutto quello che effettivamente ce da fare, tutte le nostre necessità affrontate in campagna elettorale, mi riferisco soprattutto allo sviluppo del sistema scolastico, all’importanza degli edifici e delle leggi, insomma tutte proposte già avanzate al precedente governo. Con il governo uscente è stato realizzato tantissimo del programma proposto, ma non tutto. Rimangono sempre delle questioni aperte che andranno ulteriormente sviluppate. Ma è una questione che non dipende solamente da noi, dipenderà dal futuro presidente del governo e dalla collaborazione che ci sarà con i vari ministeri per i quali noi siamo fortemente interessati come quello dell’Istruzione, per la cultura e quello per la pubblica amministrazione".
Questo governo ha dalla sua parte i numeri per governare senza difficoltà, potrebbe limitare il potere per fare valere gli interessi della CNI
Felice Žiža “Sarà tutto da vedere e da discutere, io credo che se il nuovo Presidente del governo sarà Robert Golob, da quello che ho capito ha una grande sensibilità’ nei confronti delle comunità nazionali anche perché è un uomo di confine e conosce le realtà della Comunità nazionale italiana e slovena in Italia, ma sicuramente anche di quella ungherese in Slovenia. Credo che la sua sensibilità potrà darci una spinta e un aiuto, una collaborazione che spero sia ad alti livelli. Vedremo in corso d’opera come le cose andranno avanti, noi sicuramente chiederemo l massimo possibile e vedremo quello che ci verrà concesso e quanta empatia e sensibilità’ nei nostri confronti ci verrà dimostrata dal premier e dagli altri ministri".