Manca poco alla domenica elettorale e per l’occasione undici rappresentati delle forze politiche che partecipano alle elezioni hanno dato vita ad un confronto su diversi temi. Zvone Černač del Partito Democratico ha valutato positivamente il lavoro svolto dall’esecutivo durante la pandemia. “Abbiamo segnato la maggiore crescita a livello planetario, un tasso di disoccupazione quasi inesistente e posto delle ottime basi”. Sulle teme delle minoranze, Černač ha detto che queste non hanno rappresentato l’ago della bilancia e il governo ha reso possibili numeri progetti, tra i quali spicca l’acquista del Palazzo Tarsia. Danijel Bešič Loredan del Movimento Libertà ha spiegato che la neocostituita formazione ingloba diversi movimenti e settori per affrontare un percorso nuovo. Sulla collaborazione con i deputati delle due minoranze, Bešič Loredan ha spiegato che il suo partito ha già incontrato i due candidati al seggio specifico, Maurizio Tremul e Felice Žiža. Andrej Černigoj di Nuova Slovenia valutando positivamente il lavoro svolto dal governo uscente, ha precisato che le odierne dimissioni del Ministro Podgoršek sono state rassegnate esclusivamente per fare chiarezza sullo scandalo che lo sta coinvolgendo. Romina Kralj, candidata degli SD ha invece puntualizzato che il suo partito ha fatto di tutto per fermare il governo di centro destra e riportare la situazione alla normalità “E’ difficile fare da ago della bilancia sulle questioni che riguardano la maggioranza” è stato invece il suo commento sull’operato del deputato Felice Žiža. Gregor Perič di “Uniamo la Slovenia” ha invece posto all’attenzione le pressioni alle quale è stato sottoposto durante il voto di sfiducia costruttiva al precedente governo. “Vogliamo vedere un paese più unito” ha detto.” I risultati di questo governo hanno evidenziato tutto il malcontento delle persone” ha detto Alan Medveš del Partito Sinistra spiegando che il suo partito crede nel dialogo tra i partiti di centro-sinistra. Andreja Humar del Nostro Paese ha detto che la neocostituita formazione è costituita “da piccoli imprenditori e agricoltori che guardano al futuro”, “siamo un partito di centro che guarda al futuro e non si occupa di questioni ideologiche”. “Non si poteva volere il potere a tutti i costi e con solamente 38 voti a disposizione “ha spiegato la fine del governo Šarec, Robert Pavšič del LMŠ. “Inquanto categorie costituzionali dobbiamo assicurare i diritti particolari e la massima tutela” ha commentato invece per quanto riguarda la minoranza italiana in Slovenia. Janko Sever del Partito Alenka Bratušek ha invece rimarcato la natura liberale del SAB e della capacità di tutelare gli interessi delle persone e dell’economia del paese. Robert Škrokov del Movimento Società sana ha invece evidenziato la natura apartitica del suo movimento che punta al dialogo. “Se vogliamo il cambiamento, dobbiamo sostenerlo tramite la cultura dell’inclusione della tolleranze e dimostrando tolleranza zero nei confronti della corruzione” ha detto invece Saša Petejan del Buono Stato.
Dionizij Botter