l programma di GO! 2025 rappresenta un progetto ambizioso e visionario, che celebra la collaborazione tra Gorizia e Nova Gorica, due città con una storia comune e proiettate verso un futuro condiviso. Questa iniziativa segna un momento storico, in quanto per la prima volta nella storia della Capitale Europea della Cultura, il titolo è condiviso da due città appartenenti a due Stati diversi.
La giornata inaugurale sarà suddivisa in tre momenti: una parte giornaliera, una ufficiale e una artistica, che partirà da Gorizia e percorrerà i territori di entrambe le città, con oltre duemila performer che animeranno le strade e le piazze delle due città.
Mija Lorbek, direttrice dell’Ente GO! 2025, ha dichiarato: "Dopo otto anni di duro lavoro, finalmente arriva il momento in cui, in un solo giorno, mostreremo al mondo una storia senza confini. Secondo il concetto di Neda Rusjan Bric, assisteremo a una narrazione continua sulla fiducia tra due città che, nonostante il difficile passato, hanno trovato insieme una strada comune verso il futuro." GO! 2025 non è solo un evento culturale, ma un percorso che coinvolge il territorio in modo trasversale, dalla cultura allo sport, dall’innovazione alla sostenibilità. Con un fitto calendario di eventi, spettacoli, mostre e attività partecipative, il programma si pone l’obiettivo di rafforzare il dialogo tra le comunità e promuovere valori come l’inclusione, la collaborazione e il superamento dei confini.
Il sindaco di Nova Gorica, Samo Turel, ha spiegato che alla cerimonia centrale, che si terrà in Piazza Europa – Piazza della Transalpina, prenderanno parte numerosi ospiti di prestigio, tra cui 13 Ministri, 3 Commissari Europei, il Premier sloveno Robert Golob e i due Capi di Stato, Nataša Pirc Musar e Sergio Mattarella. Il Sindaco Turel ha inoltre annunciato che il 31 gennaio verrà inaugurata la rinnovata stazione ferroviaria, dove l’8 febbraio avrà inizio la festa con un corteo transfrontaliero accompagnato da bande musicali. Successivamente, presso il Trgovski Dom, si terrà un’esibizione congiunta delle orchestre di fiati delle due polizie. Infine, in Piazza della Vittoria, seguiranno i discorsi ufficiali dei due sindaci, celebrando simbolicamente l’unità e la collaborazione tra Gorizia e Nova Gorica.
“Per ampliare la nostra collaborazione ad altri ambiti, le idee sono tante, ma soprattutto dobbiamo dimostrare che, nonostante il confine un tempo esistente, oggi in Europa la cooperazione è possibile. In occasione del quarantesimo anniversario dell'esistenza della Capitale Europea della Cultura, un progetto nato sotto l'egida della Commissione Europea, si celebra per la prima volta l'unione di due città in due diversi Stati come Capitale della Cultura. Questo rappresenta senza dubbio una delle nostre più grandi particolarità”.
Il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna ha invece rimarcata l'importanza dell'appuntamento:
“Sì, è un successo straordinario perché siamo riusciti a creare una macchina transfrontaliera eccezionale, un risultato senza precedenti. Non era mai accaduto prima, non solo nel campo della cultura o dello sport, ma in nessun ambito, tra Gorizia e Nova Gorica, tra Italia e Slovenia. Abbiamo lavorato intensamente per quattro anni, e altri quattro ancora prima solo per la candidatura. C’è un entusiasmo palpabile: abbiamo ottenuto il massimo consenso, con il coinvolgimento di 13 ministri (12 italiani più quello sloveno), tre Commissari europei, due capi di Stato e un premier. Un tale livello di partecipazione non si era mai visto in tutta Europa. A questo si aggiunge l’enorme attenzione che i media europei stanno dedicando all’evento, rendendolo una straordinaria opportunità per il nostro territorio. Ecco perché dico che abbiamo già vinto. Abbiamo dimostrato che questo territorio, che fino a pochi anni fa si voltava letteralmente le spalle, può finalmente crescere insieme. Dal punto di vista etico, è un trionfo: è un messaggio di unità e collaborazione. Inoltre, i benefici concreti in termini di visibilità e riconoscimento permetteranno al nostro territorio di entrare in un circuito internazionale da cui finora era rimasto escluso”.
Dionizij Botter