Deficit di bilancio pari a 2,5 miliardi di euro a fine novembre in Slovenia. Nei primi undici mesi le entrate nelle casse dello stato hanno registrato 10,06 miliardi di euro, il 20,5 percento in più rispetto al corrispondente periodo del 2020, a fronte di uscite per 12,6 miliardi di euro, in questo caso l'incremento è stato del 14,8 percento. Il miglioramento del confronto ricavi-spese ha contribuito in questo modo a ridurre il disavanzo. In forte incremento gli introiti alla voce imposte varie, pari a 8,38 miliardi di euro, quasi il 20 percento in più dell'anno precedente, garantiti in particolare dalle imposte sui redditi, sia delle persone fisiche che di quelle giuridiche, /nel primo caso soprattutto per effetto delle integrazioni retributive straordinarie nel pubblico impiego per il personale a rischio contagio covid nello svolgimento del proprio lavoro/, dall'IVA e dai fondi di coesione europei. Per quanto riguarda le spese dovute ai provvedimenti anti-Covid, sino a fine novembre dal bilancio dello stato sono stati versati 2,45 miliardi di euro, nell'intero 2020 erano stati 1,88.
Sul fronte inflazione, il costo della vita su base annua è aumentato del 4,9 percento. Ad influire maggiormente i rincari dei derivati petroliferi, il prezzo del gasolio per autotrazione o diesel è aumentato del 34,5 percento, le benzine del 31,8 gli altri carburanti del 13,7 percento. Su base mensile invece la media dei prezzi è rimasta praticamente invariata, i rincari di alcuni prodotti e servizi sono stati controbilanciati da altri che contribuiscono a formare il cosiddetto "paniere dei prezzi al consumo".
Delio Dessardo