Domani prendono il via le audizioni dei Ministri che dovrebbero culminare con il voto alla Camera di Stato previsto mercoledì prossimo. I deputati votano la compagine ministeriale in blocco, il governo entra in carica se vengono nominati oltre i due terzi dei ministri, in questo caso non si contano quelli senza portafoglio. Il nuovo governo verrà così composto da 14 ministeri e 3 uffici governativi guidati da ministri senza portafoglio, l'obiettivo della coalizione a tre, composta da Movimento Libertà Socialdemocratici e Sinistra è di rendere operativo l'esecutivo entro il 3 giugno. Come ricordiamo l’attuale struttura del governo è anche conseguenza della proposta di referendum consultivo inoltrata dal maggiore partito d’opposizione, l’SDS, contro le modifiche che prevedono una riorganizzazione dell'esecutivo, con tre dicasteri in più e un solo ufficio governativo. Sabato si presenteranno i candidati al Ministero per l’economia Matjaž Han, per gli sloveni nel mondo, Matjaž Arčon, quello al ministero per l’istruzione, Igor Papič e infine Klemen Boštjančič alle finanze. Lunedì saranno invece ben sette i candidati che si presenteranno ai comitati preposti Tanja Fajon, candidata agli esteri, Dominika Švarc Pipan alla Giustizia, al Ministero per la trasformazione digitale Emilija Stojmenova Duh, al Ministero per la coesione, Aleksander Jevšek, amministrazione pubblica Sanja Ajanovič Hovnik, agli interni Tatjana Bobnar e al Ministero della difesa Marjan Šarec. Martedì saranno invece sei i candidati che si presenteranno ai comitati preposti Bojan Kumar candidato al Ministero per le infrastrutture. Irena Šinko all’agricoltura, Luka Mesec candidato a capo del Ministero del Lavoro, Uroš Bržan all’ambiente, Asta Vrečko alla cultura e Danijel Bešič Loredan alla Salute.
Dionizij Botter