A Dravograd supera i due milioni di euro il bilancio delle conseguenze provocate dal temporale, con ripercussioni anche nel territorio limitrofo del comune di Muta, dove i soli lavori di intervento hanno superato quota 60.000 euro, nonostante il contributo dei volontari che hanno aiutato e continuano ad aiutare i servizi competenti per lo smaltimento di detriti e frane. Il sindaco del comune carinziano, Anton Preksavec, ha fatto l’elenco dei danni: un ponte, diverse strade locali e sentieri forestali, con tre nuove frane per smottamento ed almeno tre edifici completamente allagati. A Muta i problemi principali sono stati provocati dalla rapida risalita dei corsi di diversi torrenti, che hanno inevitabilmente colpito anche terreni agricoli.
La contabilità dei danni è anche peggiore nell’area di Kokra, in Alta Carniola. Il primo cittadino di Preddvor, Rok Roblek, ha stimato che i lavori più urgenti richiederanno esborsi superiori al milione di euro, mentre la riabilitazione costerà oltre 2,5 milioni di euro. Finora i soccorritori hanno rimosso più di 10000 metri cubi di pietre e detriti, ma altrettanti, se non di più, sono ancora lì ad aspettare di essere portati via quanto prima, anche per evitare che i cumuli creino una diga innaturale al letto del fiume. Una priorità questa, secondo il sindaco, che vorrebbe trovare una soluzione strutturale insieme ad esperti idrogeologici. Per questo Roblek ha chiesto l’intervento del governo, pur nella consapevolezza che l'area colpita non è abbastanza grande per attivare il piano nazionale, anche se il danno supera le capacità e le risorse del comune. Ed è per questo che Caritas e Croce rossa slovena hanno attivato una campagna di raccolta fondi per un ritorno graduale alla normalità.
Valerio Fabbri