Due mozioni di sfiducia nei confronti di altrettanti ministri del governo Janša. Riguardano la titolare del dicastero Istruzione, Scienza e Sport, Simona Kustec, e il ministro della Giustizia, Marjan Dikaučič. La mozione nei confronti di Kustec era prevista da tempo, l'opposizione ha soltanto aspettato che la ministra si ristabilisse dalla malattia; è tornata al lavoro in questi giorni, dopo quasi un mese di assenza perché' contagiata dal Covid. Per Simona Kustec si tratta della seconda mozione di quest'anno, aveva superato senza grossi problemi la prima, a marzo, sempre legata alla gestione dell'emergenza coronavirus nel campo della scuola. Per l'esonero avevano votato 38 deputati, 41 i contrari. Questa volta la mozione riguarda in particolare quella che l'opposizione ha definito situazione caotica prima dell'inizio del nuovo anno scolastico, con gli istituti che fino all'ultima settimana precedente la riapertura, così la mozione, non sapevano come si sarebbero svolte le lezioni. Critiche respinte in blocco dalla ministra. Anche per Dikaučič la mozione era stata annunciata già ad agosto dalla Lista Šarec; tra gli appunti, la mancata nomina dei due delegati sloveni nella procura europea e l'assenza di tutela dello stato di diritto. "Una parte integrante della politica". Così il Ministro della Giustizia, Marjan Dikaučič, interpreta la mozione di sfiducia nei suoi confronti da parte dell'opposizione. "Sarà anche un'occasione," -dice-, "per illustrare il lavoro svolto dal ministero, con le priorità, anche alla luce degli impegni derivanti dall'accordo di coalizione. Una mozione che arriva in un momento difficile", ancora Dikaučič, "tra l'altro a meno di tre mesi dalla nomina a capo del dicastero".
Il capogruppo del partito del centro moderno, Gregor Perič, commentando la doppia mozione, rileva che se l'opposizione avesse avuto i numeri, avrebbe fatto ricorso alla sfiducia costruttiva. Il tentativo di esonerare i due ministri è destinato a fallire, rileva Perič, in quanto i promotori dell'iniziativa sono ben lontani dai 46 voti necessari.
Delio Dessardo