Già sabato e domenica al centro di clinico di Lubiana sono stati operati diversi pazienti, una ventina, per fratture causate da cadute e ce ne sono almeno altri 60 in attesa di intervento chirurgico, ha spiegato il capo del dipartimento di traumatologia, Matej Cimerman. "È stato un fine settimana di piena emergenza”, ha detto, aggiungendo che la sala operatoria ha funzionato "praticamente 24 ore al giorno". In una dichiarazione ai media a margine dell'assemblea dei dipendenti in sciopero del Centro Clinico Universitario, il primario, parlando della situazione di emergenza, ha detto che nonostante lo sciopero si sta lavorando non al 100 ma al 180 percento, assicurando che si farà tutto il possibile per i pazienti ancora in attesa di un intervento chirurgico. “Ci sarà da aspettare”, ha precisato, “ma non per colpa del personale in sciopero, bensì per la mancanza di risorse umane e di strutture disponibili, mancano infatti sale operatorie e profili professionali adeguati”. Cimerman ha garantito che si lavorerà anche di pomeriggio e magari di notte se necessario e nel limite del possibile, con tutto il personale a disposizione. La maggior parte degli infortuni riguarda fratture all'anca soprattutto tra gli anziani, poi lesioni tipiche come conseguenza di cadute; alla caviglia, alla tibia, al gomito, ai polsi, in casi più gravi anche alla colonna vertebrale. Già nel fine settimana il Centro clinico di Lubiana aveva lanciato un appello alla massima cautela, in particolare da parte degli anziani, mentre camminano, in quanto qualsiasi caduta su una superficie ghiacciata può risultare fatale. E' stato poi assicurato che nonostante lo sciopero in atto gli ambulatori d'urgenza del centro clinico funzionano regolarmente, senza alcuna restrizione e si cerca di tenere la situazione sotto controllo. Tuttavia, nonostante gli sforzi straordinari non sarà possibile sostenere l'intero onere dell'assistenza sanitaria, hanno rilevato in un comunicato, se i pazienti non riceveranno un trattamento tempestivo anche a livello primario e secondario.
Delio Dessardo