Dopo che ieri la Camera di stata con 44 voti favore e 35 contro ha approvato la ratifica dell’accordo per l’acquisizione di 45 blindati boxer che andranno in dotazione all’esercito, la Sinistra ha deciso di ricorrere allo strumento del referendum abrogativo per fermare in extremis questa operazione. La Sinistra si trova però sola, inquanto i restanti partner del KUL, seppur contrari all’acquisto dei blindati, non sono intenzionati ad appoggiare questa iniziativa referendaria inquanto non è vincolante. La proposta della Sinistra è stata bocciata la scorsa settimana alla Camera di Stato. Il partito guidato dal coordinatore Luka Mesec ha fatto però sapere che da oggi prende il via la campagna per la raccolta delle 2500 sottoscrizioni necessarie per l’indizione del referendum “con il quale” dice Mesec “gli elettori respingeranno una legge nociva”. Uroš Lampret segretario al Ministero della difesa aveva spiegato a proposito che la cifra, 412 milioni, non riguarda solamente i 53 blindati ma anche gli aspetti logistici, il costo della manutenzione, i pezzi di ricambio, i simulatori e i costi amministrativi. L’SDS, NSI e Konkretno-Concretamente sostengono che l’investimento è necessario per rispettare gli obblighi nel quadro della NATO. Il coordinatore della Sinistra, Luka Mesec ha ricordato che la compravendita dei blindati ha preso il via durante l’esecutivo Cerar e prevedeva l’acquisto di 56 8X8 per un prezzo di 207 milioni “mentre oggi il prezzo è raddoppiato per ottenere 11 blindati in meno” ha detto Mesec. “Questi mezzi non verranno impiegati per la difesa del paese, ma per le missioni Nato all’estero” precisa la Sinistra. Alla domanda sul come reagiranno in caso che il governo decida di far ricorso alla controversia di legittimità costituzionale Mesec ha risposto dicendo che toccherà alla Corte costituzionale decidere. I proponenti del referendum hanno da ora tempo una settimana per raccogliere il numero necessario di sottoscrizioni, dopodiché il Presidente della Camera, Igor Zorčič stabilirà il termine dei 35 giorni necessari per la raccolta delle 40 mila sottoscrizioni autenticate.
Dionizij Botter