L'annuncio di Karl Erjavec, di voler rinunciare alla presidenza e all'adesione al DeSUS, è arrivato durante la sessione del partito dei pensionati destinata a discutere i prossimi passi dopo la fallita mozione di sfiducia nei confronti del governo di Janez Janša con la candidatura dello stesso Erjavec a primo ministro.
"In questo periodo sono cambiate così tante cose, che dopo 15 anni alla presidenza, ho capito che il DeSUS non è più un partito basato sui valori; si tratta invece di un partito composto da singole persone che si preoccupano dei propri interessi", ha affermato Erjavec.
"Sapete, mi avevano chiesto di ritornare come leader del DeSUS lo scorso anno, dopo numerosi scandali e insoddisfazione nei confronti dell'ex presidente. Ho deciso di assumere questo compito principalmente per consolidare e salvare il partito, ma gli ultimi eventi hanno mostrato che il DeSUS è così diviso, da non poter essere salvato", ha precisato. L'ex presidente si è detto critico soprattutto nei confronti del gruppo di partito: "Quattro deputati non avevano il coraggio di sostenermi e dichiarare pubblicamente che appoggiano il presidente del proprio partito come mandatario", ha ricordato.
Dopo essersi dimesso Karl Erjavec ha anche lasciato la sessione del partito; con lui se ne sono andati anche alcuni altri membri, tra cui la vicepresidente Irena Majcen. Il consiglio ha quindi deciso di proseguire con la riunione ed ha eletto il vicepresidente Anton Balažek come nuovo leader ad interim fino al prossimo congresso del DeSUS.
E. P.