Intervenuto sul Primo programma di Tv Slovenia il Presidente della Corte costituzionale, Rajko Knez ha detto che il malumore del governo scaturito dalla decisone presa dalla corte era atteso: “Il governo dovrebbe riflettere sull’utilità di proseguire a governare tramite l’attuazione di decreti invece di includere nel processo il parlamento”. I governi in piena epidemia stanno svolgendo un lavoro molto difficile, ha spiegato Knez, ma i giudici devono prendere decisioni che non soddisfano tutti. “Non abbiamo affrontato il contenuto del testo è molto importante non fare passare l’idea che siamo noi a decidere sulle condizioni T, testato, non è questo il messaggio della nostra decisone” ha spiegato Knez. A votare a favore della sospensione sono stati sette giudici, due i contrari. Le richieste di verifica costituzionale delle misure adottate dal governo potrebbero raggiungere quota mille nei prossimi giorni, ha poi spiegato il Presidente della Corte costituzionale, ogni iniziativa verrà considerata singolarmente, ha detto Knez, fino a questo momento abbiamo esaminate 140.
Il premier Janez Janša ha intanto accusato i giudici accusa i giudici dicendo che : "Chi ha votato per lo stop sarà corresponsabile per le future morti per Covid" ha detto via Twitter il premier sottolineando che la bassa percentuale delle persone vaccinate nel paese inevitabilmente contribuirà alla diffusione del virus. Soddisfatta invece l’opposizione e il sindacato della polizia: “La decisone presa dalla Corte ha evitato possibili limitazioni del governo ai diritti umani e alle libertà della polizia e dei restanti dipendenti dell'amministrazione statale” hanno fatto sapere. Dalla Lista Marjan Šarec ritengono che l'obbligo di adempimento dei criteri GV avrebbero introdotto di fatto l'obbligo vaccinale, cosa che non va assolutamente approvata tramite un decreto. “Questo è un ennesimo tentativo del governo di agire contro i principi costituzionali” è stato invece il commento dei Socialdemocratici. “Un’altra sberla a questo governo che non rispetta le leggi e i diritti dei singoli” è stato invece il commento da parte del SAB.
Dionizij Botter