In un messaggio del Gabinetto del premier, Robert Golob, si precisa che le spiegazioni che il direttore generale ad interim della polizia, Boštjan Lindav, ha fornito al primo ministro, non confermano le affermazioni di Tatjana Bobnar riguardo le interferenze politiche nel lavoro della polizia. Dal rapporto non si evince che nel mandato dell'attuale governo un qualsiasi funzionario politico abbia effettuato pressioni politiche nei confronti della polizia, abbia voluto ottenere informazioni riguardo il lavoro della polizia o influenzare procedure specifiche. Ci aspettiamo che la polizia renda il rapporto pubblico al più presto, aggiunge il Gabinetto del premier.
Il Ministero dell'Interno ha intanto riferito che Bobnar denuncerà le specifiche accuse all'Ufficio del Procuratore di Stato. La polizia esaminerà la possibilità di rendere pubblico il rapporto del direttore generale ad interim: deve infatti prima valutare sia la protezione dei dati personali che l'interesse dei cittadini a conoscere informazioni di dominio pubblico.
Il capo del governo, comunque, ha il pieno sostegno del gruppo parlamentare del Movimento Libertà nella disputa con il ministro dell'Interno. Lo ha fatto sapere il capo del gruppo parlamentare, Borut Sajovic. Ha inoltre precisato che il gruppo parlamentare non ha ancora preso visione dei rapporti sull'ingerenza della politica nella polizia che Golob aveva chiesto di preparare a Bobnar e Lindav.
Intanto il capogruppo parlamentare della Sinistra, Matej Tašner Vatovec, ha sottolineato che il partito valuta come positivo e professionale il lavoro svolto finora dal ministro dell'Interno. La Sinistra si dice "veramente dispiaciuta" che Golob e Bobnar non siano riusciti a trovare un accordo e una soluzione comune.
E. P.