Il ministro dell’Istruzione Darjo Felda e il segretario generale del sindacato della scuola Sviz, Branimir Štrukelj, hanno concordato che maggiore attenzione dovrebbe essere prestata da parte del Governo al campo dell'educazione e dell'istruzione.
Štrukelj ha sottolineato, che negli ultimi anni si è registrata una crescente svalutazione del lavoro educativo, che rischia di essere ulteriormente danneggiato dalla crisi economica in corso. Per questo, secondo Štrukelj, il ministro e i vertici del governo dovrebbero finalmente dimostrare che quello che dicono, ossia che “l’istruzione è un settore strategicamente importante per il paese”, sia vero, a partire dall’aumento delle paghe, visto che secondo lui gli insegnanti sarebbero tra i lavoratori del settore pubblico più svantaggiati. Per il ministro Felda è necessario rimodernare il regolamento, rivedere la natura del lavoro educativo, apportando migliorie, anche, nell’ambito dell’istruzione rivolta a studenti con esigenze speciali.
Štrukelj ha dichiarato che una riforma del settore è necessaria, visto che l’ultima risale a 30 anni fa. Ha detto di augurarsi che nella sua definizione vengano coinvolti insegnanti e professionisti del settore. Felda ha garantito che i primi risultati nella preparazione del documento che delineerà il futuro della scuola in Slovenia si dovrebbero vedere entro la fine di questo anno.
Nessun rinvio, invece, per quanto riguarda la riforma dei curricula, ha detto il ministro, spiegando che questa è stata decisa dal governo precedente ed è strettamente legata all’ottenimento di fondi europei. Nei prossimi giorni si procederà con le riunioni tra le parti, e nel caso non si giunga alla risoluzione di almeno due dei nodi presenti nella contrattazione, hanno annunciato i rappresentanti del sindacato, il prossimo 13 aprile sarà indetto uno sciopero del settore.
Barbara Costamagna